Negli anni '40 e '50, come abbiamo visto precedentemente (clicca
qui), negli Stati Uniti si era sviluppato il
rock and roll, che aveva riscosso molto successo tra i giovani. Lo affiancava la
surf music, la musica nata per la spiaggia: verso la fine degli anni '50 in California meridionale i giovani che amavano surfare diedero vita a questo genere che è ben rappresentato dai
Beach Boys sebbene essi facciano parte della seconda ondata di surf rock (una canzone tipo è
Surfin' USA).
Le nuove generazioni americane erano pronte, negli anni '60, ad accogliere nuove tendenze, tendenze che però arrivarono inaspettatamente dal Regno Unito, e soprattutto dall'Inghilterra. Si parla infatti di
British Invasion, quel fenomeno che va dal 1958 al 1969 circa e che vede come protagonisti diversi gruppi emergenti; i più importanti? Certamente i
Beatles, ma non sono assolutamente da sottovalutare i
Rolling Stones, i
Cream, i
Kinks, gli
Who e gli
Animals.
Ognuno di questi gruppi ha contribuito all'evoluzione del rock and roll: i Rolling Stones hanno esaltato le chitarre e la batteria incalzante, i Kinks hanno inciso la prima canzone
hard rock nel 1964,
You Really Got Me, i Beatles hanno raccolto e arricchito moltissime influenze musicali, tra cui il rock psichedelico, in cui hanno immesso l'uso del sitar e in alcuni casi del mellotron, creando nuovi sound. Gli Who hanno influenzato molti artisti Britpop successivi tra cui i Blur e gli Oasis, ma ancor prima hanno gettato le basi per il
punk rock.
Negli anni sessanta non sono solo le chitarre elettriche con il nuovo effetto della distorsione a dare spettacolo. Fanno sentire la propria voce alcuni grandi "urlatori" tra cui Mick Jagger (
Satisfaction), Paul McCartney (
Helter Skelter), Roger Daltrey (
Baba O'Riley), Eric Burdon (
House of the rising sun).
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