domenica 27 maggio 2012

Google ricorda Robert Moog con un doodle dedicato al suo sintetizzatore


Il 23 maggio scorso la home di Google si è fregiata di un Doodle particolare, un sintetizzatore (funzionante!) che riproduce il Minimoog di Robert Moog.
Un'autentica pietra miliare nella storia della musica, forse è un po' lontana dai nostri tempi. Oggi infatti sono disponibili sintetizzatori/sequencer software come Fruity loops (FL Studio), Cubase, Ableton o il gratuito Lmms (Linux Multi Media Studio), che possono funzionare ottimamente su computer di medio livello. Questi strumenti sono a dir poco straordinari per la loro flessibilità: permettono ai Dj di creare canzoni best seller, però sono accessibili anche ai profani. A meno di pagare gravose licenze d'uso (forse per un uso amatoriale è meglio scegliere Lmms, altrettanto valido) ognuno può provare a comporre canzoni, usando nulla di più che il proprio personal computer.

Facciamo però un balzo indietro nel tempo:
Uno dei primi strumenti musicali elettronici è stato il Theremin di Léon Theremin. Questo apparecchio molto semplice sfrutta l'interferenza prodotta dalle mani del musicista tra due antenne per produrre un suono simile a quello di un violino o della voce umana. La tecnologia utilizzata non è nulla di eccezionale e forse anche i suoi usi sono limitati, ma non manca chi lo ha usato per fare musica.
Addirittura non manca chi ancora oggi si cimenta in realizzazioni amatoriali simili al Theremin, utilizzando componenti discreti o microcontrollori, sfruttando sempre le proprietà delle onde radio oppure attraverso un più semplice sensore di luce (che viene "suonato" oscurandolo con le mani). Possiamo trovare una ricca selezione di progetti su Instructables.

Modello del Minimoog conservato al museo di Monaco,
Germania. Fonte: Wikimedia Commons Autore: Wolfgang Stief
Il Minimoog di Robert Moog assomiglia per certi versi al Theremin. Troviamo degli oscillatori elementari, che permettono di produrre un timbro sonoro personalizzabile in frequenza e forma insieme ad una tastiera per comporre la melodia vera e propria, dei distorsori, alcuni registratori e strumenti per mixare assieme i diversi layer sonori prodotti.
Sebbene Moog non abbia inventato il sintetizzatore musicale, il suo lavoro è comunque stato determinante perché prima di lui questi strumenti erano ingombranti e costosi (come del resto il suo Moog modular), ma con l'introduzione del Minimoog è stata possibile la loro diffusione a molti più artisti e ancora si è iniziato a portarli sul palco alle esibizioni dal vivo.

Due parole su di lui, cito la biografia nella pagina dedicata a lui su Wikipedia:
Pioniere della musica elettronica, si laureò in ingegneria elettronica alla Columbia University. Fu l'inventore di uno dei primi sintetizzatori musicali a tastiera nel 1963, utilizzando le sonorità del Theremin. A partire dalla fine degli anni sessanta i sintetizzatori di Moog divennero i più apprezzati e il nome stesso "Moog" si tramutò in sinonimo di sintetizzatore. Proprio nel momento in cui il modello Minimoog stava per ottenere successo internazionale, Moog dovette vendere la proprietà dell'azienda omonima per la produzione di strumenti musicali da lui fondata, rimanendone comunque il direttore.
Questo strumento permise l'uso di sonorità nuove, tracciando un'innovazione nella storia della musica rock. Importanti furono contributi di musicisti come Herbert Deutsch e Walter Carlos che lo aiutarono nella progettazione. Fu proprio di Walter Carlos il primo successo discografico (basato sulle notazioni classiche di Bach) suonato interamente con il MoogSwitched on Bach. Molti gruppi usarono il Moog e ilMinimoog, tra questi i Tangerine Dream. Tra gli utilizzatori di questo sintetizzatore anche Keith Emerson e Rick Wakeman.
Moog è morto il 21 agosto 2005 a causa di un tumore al cervello.
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